Per il Ministro
dell'economia Padoan: "Siamo usciti dal tunnel. Stiamo
continuando su una strada stretta, ma sono ottimista perché vedo
questo sentiero allargarsi" e aggiunge che le Banche ora sono
solide e che vede con ottimismo il futuro.
Peccato però che la realtà
sia un'altra.
Le Province sono allo
stremo. I continui tagli non riescono a garantire i servizi
essenziali e basilari (come strade e scuole), mentre continuano a
crescere i consorzi, autorità, ambiti territoriali, grazie ai
finanziamenti europei richiesti....
Il tasso di disoccupazione
si aggira, dati di Marzo e purtroppo in aumento, sull'11,7 %, il dato
più preoccupante riguarda i giovani, per i quali il tasso di
disoccupazione è del 40,1%.
Secondo i dati ISTAT i
cittadini italiani sotto la soglia della povertà, sono arrivati a
5.000.000 e purtroppo il numero sarà destinato ad alzarsi
ulteriormente proprio per la crescente percentuale di disoccupazione
e per l'aggravarsi dei lavori in nero e dei contratti a tempo
determinato. (Grazie allo smantellamento dell'art. 18)
In aggiunta, i continui
sbarchi sulle nostre coste non favoriscono lo stato di cose a cui
siamo giunti, ma al contrario aggravano la situazione economica,
facendo abbassare i salari, aumentando il debito pubblico.
Non so dove veda la ripresa
il Ministro Padoan, semmai possiamo, senza ombra di dubbio,
constatare l'andamento fallimentare di questa politica, più
preoccupata di salvare le Banche che i propri cittadini.
Evito di riportare ulteriori dati riguardanti i problemi di ordine
pubblico, l'andamento dei lavori nel centro Italia nelle zone
terremotate, il peggioramento della pubblica istruzione e della
sanità, problemi che non vengono assolutamente presi in
considerazione da questo Governo, più preoccupato a far risaltare
questioni minori come lo ius soli, ad esempio, invece che quelle
molto più urgenti citate poc'anzi.
Ci stiamo inesorabilmente avvicinando al baratro, questo grazie ad
un Governo illegittimo che parla di ripresa mentre il Paese implode
su se stesso.
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