martedì 25 luglio 2017

Padri putativi

Marco Cedolin

Molte regioni italiane, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Calabria, Liguria, Piemonte (anche per la Valle d’Aosta), Marche, Lazio e la provincia di Bolzano, hanno già pubblicato il bando per reclutare tutori volontari per i migranti minorenni privi di genitori presenti nel Paese. L'Umbria ha già raggiunto perfino lo step successivo ed ha iniziato a condurre i corsi di formazione per gli aspiranti tutori....

I tutori volontari non riceveranno emolumenti in denaro per la loro "prestazione", rappresenteranno il minore senza famiglia in tutte le sue esigenze burocratiche e amministrative, qualora fosse necessario gli daranno consigli come fa un genitore, si prenderanno cura di lui, ma non avranno il dovere di ospitarlo sotto il loro tetto e sostentarlo economicamente, dal momento che per questo è già stato previsto l'affido familiare.

L'operazione dovrebbe riguardare 16 mila degli oltre 25 mila minorenni sbarcati in Italia nel 2016, dal momento che il resto di loro ha raggiunto la maggiore età o si è recato altrove.
Gli aspiranti tutori devono vivere in Italia e conoscere l'italiano, avere la fedina penale pulita ed almeno 25 anni, oltre a possedere spiccate doti di empatia che permettano loro di farsi carico delle aspettative e dei bisogni del minore.

L'iniziativa che si qualifica come la prima di questo genere in Europa, dimostra in maniera inequivocabile la volontà del governo di radicare sul territorio il fenomeno migratorio in maniera sempre più marcata, mutuando l'emergenza temporanea in un processo stabile che possa venire garantito nel tempo.

Resta da vedere se verrà reperita con facilità una simile quantità di tutori idonea o se alla fine della storia si tratterà del solito pasticcio all'italiana dove qualcuno troverà comunque il modo di trarre profitto, magari proprio sulle spalle dei minori, oltre che del contribuente italiano come già accade adesso.

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