lunedì 14 agosto 2017

Ma i suprematisti sono così bianchi?


 

I "suprematisti bianchi" yankee vengono in questi giorni agitati come spauracchio e pericolo imminente e drammatico. 
Ma spesso sono per lo più personaggi grotteschi e macchiettistici, a volte violenti, sostanzialmente incapaci di innescare qualsivoglia meccanismo di impatto su larga scala nella società americana....


Per contro, assistiamo in questi giorni a ben altri interventi clamorosi di stampo razzista: nelle università americane si pretende di istituire giornate "senza persone bianche" e di non studiare più filosofi e pensatori bianchi, se non per criticarne il "pensiero razzista", nonché di limitare le citazioni, in ambito scientifico, degli studiosi che non hanno la pelle scura.

In una prestigiosa università londinese si è proposto di eliminare i ritratti di presidi e docenti: troppi bianchi.

In Francia l'autority bacchetta la tv: ci vogliono più persone di colore in onda, ci sono ancora troppi bianchi.

Questi sono interventi che avvengono nei luoghi della formazione e della comunicazione, con impatti ben più devastanti e efficaci di una manifestazione in cui si scontrano due frange opposte, di cui nessuna può sognarsi di essere considerata "pacifica e non violenta" se non per la narrazione fasulla fattane dai media.

Come chiusa due piccole osservazioni, chi pensa che le cose che ho scritto su ciò che avviene negli Usa o in Europa siano invenzioni, è un semicolto poco informato, che si limita a leggere solo ciò che da agio alla sua visione faziosa e limitata della realtà. Chi eventualmente pensa che questa mia sia una difesa dei "nazisti dell'Illinois" è il classico stolto che guarda il dito e non la luna, per non dire una persona con un grave deficit di intelligenza.

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