mercoledì 21 febbraio 2018

La misura è colma

Janos Dex

Ovunque, nel falso nome dell' "antifascismo senza fascismo",si impedisce (o si cerca di impedire) a chiunque non sia allineato al "pensiero unico" di parlare, manifestare, o anche solo di poter esistere. 
Cpi, Lega, Forza Nuova o Fdi, quello.o quell'altro, poco conta: gazebi distrutti e assaltati, sedi attaccate, contromanifestazioni violente, pestaggi ovunque. Tutto con la connivenza e l'incoraggiamento delle istituzioni a senso unico, per nulla democratico.....
Nessuna condanna decisa: sempre colpa dei "fascisti", sempre a cercare contrappesi inesistenti e inamissibili giustificazioni ideologiche. La vera colpa sembra essere quella di esistere e non essere quello di cui mandanti ed esecutori, media e intellighenzia varia, li accusano.

Quello che il potere che fossero, quello che invece sono i cessi asociali: violenti, antidemocratici, squadristi, intolleranti. Utili idioti manovrati da altrettanti burattini altolocati, che da pulpiti dorati ne spingono e fomentano l'azione. 

Perché leggere un volantino non è lo stesso che distruggere un gazebo o assaltare una sede politica. Perché manifestare con i fumogeni non è la stessa cosa di assaltare con armi e spranghe la polizia, mentre si tenta di impedire una legittima conferenza, manifestazione o comizio elettorale. Perché dire una sciocchezza (o una sacrosanta e scomoda verità) contro qualcuno non è la stessa cosa che pestarlo a sangue, minacciare o dichiarare la propria volontà di eliminarlo fisicamente. 

Allora, chiarito questo, non mi interessa sotto che bandiere (rosse,nere, arcobaleno) questi individui svolgano la loro sporca e quotidiana azione su commissione. Mi interessa che, chi le usa in buona fede, se ne dissoci senza mezzi termini: senza però, senza "se e ma", divenuti nauseabondi. 

Si dica chiaro che sono la guardia antipopolare del regime liberista e che vanno.combattuti ovunque. Non si possono più accettare equiparazioni forzate tra chi aggredisce e chi deve costantemente difendersi dalle vere aggressioni e dalle minacce, verbali o fisiche che siano. 
Il giochino degli opposti estremismi mostra totalmente la corda dal momento in cui diviene a senso unico, salvo dimostrare (cosa impossibile) il contrario. 

Una cosa è opporsi nella dialettica, anche prendendo posizioni errate o biasimabili (se si vuole e secondo libera opinione) e altra cosa è farlo con la sistematica violenza e la sopraffazione come modus operandi; violando leggi, diritti e quella costituzione che vi piace tanto. E non giocate il solito jolly, giustificativo di qualunque nefandezza, che la "costituzione è antifascista". Perché, in quel senso, "fascista" lo è chi come tale si comporta. Non certo chi decidono lo sia i centri sociali e/o gli abusivi istituzionali, secondo significati e contenuti che molto meglio si attagliano al loro essere ed ai loro metodi e disvalori.

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