Non so in tutta onestà se il
futuribile governo Salvini- Di Maio potrà concretarsi a breve nella
realtà, oppure se i poteri forti nazionali e sovranazionali lo
ridurranno in briciole senza che possa esperire neppure il primo
vagito, anche se purtroppo l'esperienza maturata in questo
disgraziato Paese mi fa propendere per la seconda ipotesi. Quello al
contrario di cui sono convinto, dopo avere letto la “bozza di
contratto” stilata da questi signori è invece il fatto che tutti
gli italiani (ad eccezione di quelli che si sono arricchiti e si
arricchiscono sulle disgrazie dei loro concittadini) anche quelli
come me che non li hanno votati perché preferivano altri programmi,
dovrebbero ringraziarli sentitamente per avere almeno tentato di
costruire un governo per e non contro il Paese, cosa che non si è
più vista in Italia almeno dai tempi dell'annientamento di Bettino
Craxi…..
Tornando alla bozza in questione, che
in queste ore sta facendo sbavare di rabbia tutto il bestiario
politico nazionale e sovranazionale insieme ai pennivendoli di ogni
risma e colore, non si tratta certamente di un documento
“rivoluzionario” dove si mettono al bando le basi americane,
l'euro e la UE introducendo il conio di una moneta sovrana (ma
davvero qualcuno riterrebbe possibile partire da queste basi?) ma di
un programma che affronta concretamente tutti i grandi problemi che
stanno devastando questo disgraziato Paese.
Dal lavoro che non esiste più alla povertà che porta gli italiani a
suicidarsi, dalla tassazione terroristica alla distruzione
dell'economia e delle imprese, dalla tutela del territorio a quella
della salute del cittadino, non attraverso la sperimentazione
farmaceutica sui bambini (modello Lorenzin) ma con la rimozione
dell'amianto nelle scuole e altrove. Dal blocco delle grandi opere
inutili volute dalla mafia del tondino e del cemento modello TAV in
Val di Susa allo smantellamento dell'immigrazione selvaggia imposta
dal mondialismo e gradita alle cooperative e alla chiesa. Dalla
tutela del settore agricolo immolato sull'altare della UE al diritto
per i cittadini di difendere la proprietà privata. Dell'eliminazione
delle sanzioni alla Russia a quella di parte delle accise sulla
benzina, dai problemi ambientali a quelli delle risorse tagliate
selvaggiamente per compiacere fantomatici pareggi di bilancio in
settori strategici come la sanità e la sicurezza, dalla tutela dei
disabili ai trasporti e molto altro ancora.
Il fatto che di fronte all'ipotesi di un governo intenzionato a
mettere al primo posto gli interessi degli italiani e non quelli
della UE, degli USA, delle banche e delle multinazionali, tutta la
classe politica nazionale e non, supportata dai pennivendoli e dai
guitti da cortile che sono al suo servizio si produca in schiamazzi
trasudando rabbia da ogni poro ritengo sia una cosa normale, dal
momento che se l'Italia iniziasse a rialzarsi tutti costoro
rischierebbero di perdere i privilegi acquisiti nei trent'anni in cui
l'hanno ridotta in miseria.
Meno normale è invece il livore mostrato verso l'ipotesi di governo
M5S-Lega, mostrato sui social e non solo da tante teste di spread di
destra e di sinistra che fino a ieri inneggiavano alla "rivoluzione"
denunciando con veemenza la drammatica situazione in cui versava il
Paese. E da oggi hanno iniziato a preoccuparsi per il debito pubblico
(allucinante esista ancora qualcuno che ci crede) per le coperture
finanziarie dei provvedimenti, per la salita dello spread o per la
reazione dei mercati.
Il governo che stanno cercando di mettere in piedi (senza
probabilmente riuscirvi) Salvini e Di Maio non rappresenta certo una
rivoluzione, ma traccia una strada, facendo si che per la prima volta
dall'eliminazione di Craxi si tenti di rimettere al centro
dell'operato di governo il cittadino e non i mercati, le banche, la
UE ed altri mostri sui generis. Non si tratta di una cosa da poco e
anche per le teste di spread che sono in buona fede non dovrebbe essere così difficile
capirlo.
1 commento:
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