venerdì 4 agosto 2017

Divide et impera


 
Il disprezzo che la maggioranza degli italiani nutre nei confronti della classe politica è cresciuto a dismisura, specialmente negli ultimi anni, complice la crisi economica che ha aperto gli occhi sul nostro mastodontico e costoso apparato statale. La classica goccia che fa traboccare il vaso, dopo anni di promesse poco o per niente mantenute....


Il popolo che già aveva colto qualche sentore dopo la farsa di mani pulite, ha provato sulla propria pelle i provvedimenti anti crisi studiati a senso unico, che lascia inalterati privilegi di una casta che vanta, tra l’altro, il più alto livello di corruzione.
 
Il popolo italiano è coinvolto in una saga dalla prima alla terza repubblica.
Le saghe non hanno una morale, raccontano di traversie, costumi, tradizioni, evoluzioni ed involuzioni di famiglie o popolazioni.
 
Noi siamo in fase involutiva, non abbiamo rappresentanza politica, subiamo leggi e decreti emanati “per solidarietà”, “perché lo chiede l’Europa”, “per il bene del Paese” e tirando le somme del nostro quotidiano realizziamo che far quadrare il bilancio famigliare è impossibile, che il lavoro non c’è né per il padre né per i figli, che la sicurezza è un tema che non ci deve riguardare, tanto meno la salute e l’istruzione.

L’economia reale, è stata dissanguata e soppiantata dall'economia finanziaria. Derivati, fondi d'investimento, azionariato creati su debiti, divenuti inesigibili. Una valanga di carta straccia, pagata cara sempre dai soliti.
Chi per ideale ha solo quello di tirare a campà, con una pletora di parenti e amici, chi non si fa scrupolo di cambiare schieramento, chi si considera al di sopra di tutto e di tutti, chi non suda per guadagnarsi il pane, non è in grado di capire i sacrifici ed è completamente fuori dalla vita reale.
Ora sono in ferie, una cinquantina di giorni fuori dalle camere, ma nei salotti che contano si discute il da farsi in previsione di quelle che dovrebbero essere le elezioni di fine mandato. Già si leggono le avvisaglie, il protocollo per le ONG, le navi della marina, 2500 e rotti poliziotti assunti…

Tuttavia il loro asso nella manica è il più classico, il "divide et impera", già sfruttato nei tempi che furono da re, papi e imperatori, oggi con le attuali tecnologie è in grado di sterminare tutti i pensieri malevoli e anestetizzare le menti più accese, per raggiungere l’epilogo finale di (ri)farci bastonare.
La sinistra ha già pronto un piano d’azione per riavvicinare il proprio elettorato. Scartati i termini razzisti e xenofobo che allo stato dei fatti risulterebbe irto di ostacoli, ecco sorgere la lotta al fascismo o meglio ai simboli del passato fascista.

A destra torna in auge la tassazione alleggerita, flat tax. Non è dato sapere, visto che l’argomento è sempre fumoso, se per tutti o per i soliti imprenditori privilegiati e blasonati.
Fantasmi, un rimescolare di carte e animi, venticelli di libertà in un'unica corrente di pensiero, utili a mascherare la pochezza di una sottospecie di classe politica.

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