Colpi di scena a ripetizione per il
presunto stupro della Cecchignola nel lontano 1982, la procura
militare indaga e mentre i primi testimoni si fanno avanti, varie
testate
giornalistiche cominciano a ricamare storie allucinanti e
fantasiose, tanto che se io fossi il procuratore militare indagherei
per diffamazione e calunnie i vari pennivendoli che per qualche
“like” gettano nel fango un’intera categoria di
professionisti....
Qualcuno addirittura scrive “lo
difesi dall’inferno della naja”! Ma quale naja? Si parla di
bidoni da 50 litri pieni di urina conservati per fare gavettoni in
una Scuola che è sempre stata un fiore all’ochiello dell’Esercito,
oltretutto la presunta vittima era un volontario tecnico operatore,
aveva superato degli esami e dei test d’ingresso insieme ai suoi
commilitoni.
E’ stata una scelta di vita non un
obbligo. Non ci resta che invitare Marco De Paolis, procuratore della
Repubblica presso il tribunale militare di Roma a fare veramente
piena luce su questa storia che getta ombre inquietanti sul nostro
amato Esercito.
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