Febe Polluce
Non credo nell’esistenza del “Piano Quellolì” o dei “Protocolli di
Queglialtri”. Ma qualunque cosa si pretenda fosse in essi previsto e
auspicato, possiamo tranquillamente dire che la realtà li ha superati,
andando ben oltre ogni machiavellica e complottistica immaginazione. E
così, mentre oltre 60.000 sfrattati italiani non hanno fatto alzare il
sopracciglio all’ultimo dei consiglieri circoscrizionali, una manciata
di migranti inseriti nel racket dell’occupazione abusiva di
immobili privati provocano lo straccio delle vesti e del diritto
positivo da parte del governo....
E così in barba ad un femminismo
d’accatto che difende l’informe e il disgustoso e grida al mostro per
ogni gesto maschile di galanteria e gentilezza, nessuna voce si leva
contro gli atti bestiali di violenza sulle donne e sui minori.
E così
questori vigliacchi e giornalisti venduti ridimensionano pericoli e
crimini, a seconda di chi se n’è reso colpevole.
E così mentre un “ciao
bella” detto per strada diventa una molestia sessuale, masturbarsi
addosso ad una donna viene derubricato a poco più di una bischerata e
affermare che lo stupro è un atto sessuale pressoché normale non
dovrebbe scandalizzare perché “tecnicamente” corrisponde a verità.
Se mai è esistito un progetto, si è andati oltre ogni più rosea
previsione dei suoi fautori: non c’è alcuna speranza di una inversione
di tendenza. Non di una che non passi dalla violenza e dal rovesciamento
di questo stato di cose, a difesa del quale sono schierati tutti i
poteri dei moderni Stati nazionali e delle organizzazioni sovra ( e
anti) nazionali.
Le cose sono solo destinate a peggiorare e ancora per
molto tempo, perché le reazioni e le prese di coscienza latitano.
L’unica cosa che si può fare è creare delle piccole enclave – a iniziare
dalla famiglia – in cui cercare di limitare l’influsso putrescente del
mondo esterno. E possibilmente allargarsi pian piano a chiunque abbia la
nostra stessa contezza di ciò che sta succedendo.
Inutile in questa
fase soffermarsi troppo su ciò che divide: non ci si troverà mai del
tutto d’accordo sull’analisi dei totalitarismi del XX secolo; sui credi
religiosi o para-religiosi; etc: cose che ad oggi hanno l’importanza di
un gusto personale, come dolce/salato o mare/montagna.
Ci sono alcuni
pericoli mortali e imminenti: contro quelli bisogna attrezzarsi e –
possibilmente – unirsi. Con molta cautela e senza troppe fantasie da Mad
Max de noatri, perché certi scenari apocalittici sono ancora di là da
venire e per molto tempo sarà contro un nemico strutturato e
organizzato, nel pieno della sua potestà coercitiva, che si dovrà
combattere.
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