lunedì 28 agosto 2017

Azione e reazione

Febe Polluce

 Non credo nell’esistenza del “Piano Quellolì” o dei “Protocolli di Queglialtri”. Ma qualunque cosa si pretenda fosse in essi previsto e auspicato, possiamo tranquillamente dire che la realtà li ha superati, andando ben oltre ogni machiavellica e complottistica immaginazione. E così, mentre oltre 60.000 sfrattati italiani non hanno fatto alzare il sopracciglio all’ultimo dei consiglieri circoscrizionali, una manciata di migranti inseriti nel racket dell’occupazione abusiva di immobili privati provocano lo straccio delle vesti e del diritto positivo da parte del governo....
E così in barba ad un femminismo d’accatto che difende l’informe e il disgustoso e grida al mostro per ogni gesto maschile di galanteria e gentilezza, nessuna voce si leva contro gli atti bestiali di violenza sulle donne e sui minori.
E così questori vigliacchi e giornalisti venduti ridimensionano pericoli e crimini, a seconda di chi se n’è reso colpevole. 
E così mentre un “ciao bella” detto per strada diventa una molestia sessuale, masturbarsi addosso ad una donna viene derubricato a poco più di una bischerata e affermare che lo stupro è un atto sessuale pressoché normale non dovrebbe scandalizzare perché “tecnicamente” corrisponde a verità.
 

Se mai è esistito un progetto, si è andati oltre ogni più rosea previsione dei suoi fautori: non c’è alcuna speranza di una inversione di tendenza. Non di una che non passi dalla violenza e dal rovesciamento di questo stato di cose, a difesa del quale sono schierati tutti i poteri dei moderni Stati nazionali e delle organizzazioni sovra ( e anti) nazionali. 

Le cose sono solo destinate a peggiorare e ancora per molto tempo, perché le reazioni e le prese di coscienza latitano. 

L’unica cosa che si può fare è creare delle piccole enclave – a iniziare dalla famiglia – in cui cercare di limitare l’influsso putrescente del mondo esterno. E possibilmente allargarsi pian piano a chiunque abbia la nostra stessa contezza di ciò che sta succedendo. 

Inutile in questa fase soffermarsi troppo su ciò che divide: non ci si troverà mai del tutto d’accordo sull’analisi dei totalitarismi del XX secolo; sui credi religiosi o para-religiosi; etc: cose che ad oggi hanno l’importanza di un gusto personale, come dolce/salato o mare/montagna. 

Ci sono alcuni pericoli mortali e imminenti: contro quelli bisogna attrezzarsi e – possibilmente – unirsi. Con molta cautela e senza troppe fantasie da Mad Max de noatri, perché certi scenari apocalittici sono ancora di là da venire e per molto tempo sarà contro un nemico strutturato e organizzato, nel pieno della sua potestà coercitiva, che si dovrà combattere.

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