sabato 5 agosto 2017

La resa dei conti


 
Mentre dilaga il razzismo, ideologico e di classe, immigrazionista e antitaliano, che ha prodotto diffuse sacche di discriminazione e illegalità , sopratutto negli ambiti più popolari e già piegati dalla crisi, comincia a crescere, con forza uguale e contraria, anche quello odioso basato sul "colore della pelle", perlopiù figlio di esasperazione, frustrazione e ingiustizia, più che di convincimento....


Con buona pace delle criminalizzate posizioni razionali ed equilibrate, che da tempo avevano presagito quanto sarebbe accaduto a breve.
Le colpe stanno tutte sul groppone di chi, non volendo capire e non volendo sapere, ha ammantato di nobiltà la più grande deportazione della storia, scambiando accoglienza per illegalità diffusa, umanitarismo con sradicamento e sfruttamento, aiuto al prossimo con la complicità al più grande disegno di distruzione sociale, culturale ed economica della contemporaneità, nel nome del business e del capitale.
Stupidità e malafede hanno fatto il resto. Il conto, come ovvio, si presenta salato e non serve chiudere ancora occhi e orecchie, sbraittando scomposti contro chi denuncia lo stato delle cose, per non venirne travolti o esorcizzarne gli effetti. È solo l'inizio della resa dei conti.

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