Questa estate del 2017,
personalmente parlando, sembra una come tante. Né più e né meno di
altre. Forse, almeno qui a Roma, solo Giugno mi è sembrato fuori
dalla norma, ma già dalla fine di quel mese e il successivo Luglio,
tutto sembra essere ritornato nella norma.
Quindi, perché parlare di
temperature roventi? Di siccità? Di incendi? E poi, degli
immancabili "cambiamenti climatici"?....
Mi domando, prima di oggi,
non si è mai verificata un'estate rovente? Prima di oggi, non è mai
divampato il "classico" incendio estivo? Prima di oggi, non
c'è mai stato un problema idrico? Prima di oggi, non è mai stato
tirato in ballo il "cambiamento del clima"?
Le risposte sono varie, ma
tutte possono avere un immancabile "sì" per ognuna. Anche
perché, quante volte i giornalisti ci hanno dispensato le solite
"ricette" su come sopravvivere alla canicola? Tante,
troppe.
Dimostrazione, per quanto
semplice, del caldo sempre presente nella stagione estiva e che non
rappresenta una (ridicola) eccezione così come vogliono farci
credere i mass media. Ma perché nausearci con simili argomenti?
Il motivo può andare dalla
classica distrazione del popolino, al dover dar contro al politico di
turno da far fuori insieme al partito da lui rappresentato - in
questo caso, soprattutto nella Capitale, al sindaco Raggi -
nell'"invogliare" la gente ad accettare una gestione
dell'acqua in mani private e al semplice accodarsi alla vulgata
generale dei "cambiamenti climatici" (vi ricordate come se
ne uscì, il 22 Luglio, il Presidente della Regione Lazio, Nicola
Zingaretti, in merito all'ipotesi di sospendere di pompare l'acqua
dal lago di Bracciano verso Roma? Testualmente: "Far uscire
l'acqua dai rubinetti è un diritto ma dobbiamo fare i conti con un
problema enorme che è la siccità. Mi piacerebbe invitare qui Donald
Trump per fargli capire cosa significa non rispettare gli accordi sul
clima").
Insomma: tra la mala
gestione delle reti idriche (e anche qui, non si scopre nulla di
nuovo sotto il cielo italiano) che vogliono far passare velatamente
come problema risolvibile con le privatizzazioni; le solite
scaramucce dei politicanti italici che abbaiando tra loro, mettono di
mezzo il quieto vivere della gente; l'uniformarsi come pecoroni al
dogma mondiale dei cambiamenti climatici (che potrebbero anche
esistere, ma non sono accertati. Mentre i cicli della natura,
"responsabili" di eventuali picchi di temperatura, non
vengono minimamente considerati); gli incendi palesemente appiccati
(salvo qualcuno, giusto per "vedere l'effetto che fa", da
parte di imbecilli patentati) dalla malavita e speculatori vari per i
propri loschi e sozzi interessi (ma tutto fa brodo per calcare la
mano sul "caldo anomalo").
Il tutto si è trasformato
in una creatura inguardabile senza capo e né coda.
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