I Grillini esultano per
l'approvazione alla Camera della "legge antivitalizi" e al
tiggí raccontano che la norma consentirebbe un risparmio di 760
milioni di euro in 10 anni.
Come verranno messe a frutto
queste risorse per intervenire sul calo drammatico della produzione
industriale; per invertire la denatalita' cronica che condanna la
Nazione all'invecchiamento e poi alla scomparsa per sostituzione; per
investire su politiche del lavoro che garantiscano l'occupazione, con
regole eque e tutele adeguate; per finanziare la formazione
scolastica ed extrascolastica di ragazzi e giovani.
Perché a me sinceramente
non frega una basetta che tolgano i vitalizi, se questo non sposta di
un millimetro la situazione di stallo terribile in cui si trova il
Paese; se quei soldi non servono a diminuire la folla dei 5 milioni
di Italiani che versano in condizioni di povertà e dei 12 milioni
che rinunciano a curarsi; o ad evitare l'emorragia dei nostri giovani
(e meno giovani) che lasciano l'Italia in cerca della possibilità di
sopravvivere.
Anzi, a me certe cose paiono
il contentino che si dà ai morti di fame, affinché muoiano in
silenzio e senza dare troppo fastidio, con l'illusione di aver
segnato un punto sulla "kasta".
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