La vicenda della nave di
Generazione Identitaria, fermata con capitano e secondo accusati di
"tratta di esseri umani" (sic) e poi rilasciata perché le
accuse erano ovviamente frescacce, ha messo in luce una volta di più
- se mai ce ne fosse bisogno - l'incapacità di un certo mondo
"identitario" o nazionalista o patriottico di essere
compatto....
Io non conosco bene il
movimento, se non per quel che leggo e posso capire, ma l'iniziativa
di questi ragazzi europei era encomiabile e andava (e va) difesa a
spada tratta.
Non so quali saranno gli
esiti, ma già il fatto che si pongano come azione di disturbo -
fosse anche col rapporto di una pulce su un pittbull -
all'ingranaggio funesto del traghettamento nei nostri porti di
migliaia di maschi adulti in ottime condizioni di salute e di vita, è
di per sé una cosa enorme.
E io l'ho percepito il
brivido di compiacimento "dell'ambiente" quando
l'iniziativa sembrava naufragare nell'infamia di una accusa a cui
solo un ritardato poteva credere. È da sempre cosi: le cose hanno
senso ed efficacia solo "se le faccio io o i miei".
E così la destra italiana
si divide tra i moderati con timor panico di essere chiamati
"fascisti" e un arcipelago di tante realtà, di cui molte
validissime, impegnate in una eterna lotta a chi è più ortodosso,
più coerente.. o semplicemente ce l'ha più lungo. Anche questo è
un freno drammatico al cambiamento del Paese.
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