C'erano una volta le malattie
esantematiche, ossia morbillo, varicella, scarlattina, parotite,
rosolia, per citare le più famose.
La contagiosità, altissima,
era tale da svuotare asili e aule di scuole elementari. Chi aveva
fratelli e sorelle più piccoli ricorda che costoro rimanevano sotto
osservazione del pediatra per i fatidici giorni di "incubazione".
Addirittura succedeva che cugini e bimbi del vicinato venissero
scientemente fatti avvicinare al bimbo malato per fare contrarre a
sua volta la malattia.
Molto spesso era il medico stesso che
consigliava questa procedura, in special modo ai maschietti, in caso
di parotite, per non rischiare di contrarla da adulti e alle
femminucce nel caso di epidemia da rosolia, per evitare di contrarla
in gravidanza.
Ovviamente negli anni 50-60, si parlava
di bimbi sani, senza particolari patologie e alimentati ancora con
cibi genuini. La pericolosità non era la malattia in se, ma le
complicanze che potevano insorgere, quali broncopolmonite, polmonite
e meningite che, prima della scoperta della penicillina avvenuta nel
'29, registravano una mortalità, in età infantile, elevata.
E poi si arriva ai giorni
nostri.
Sistema immunitario (Wikipedia): una complessa rete integrata di mediatori chimici e cellulari, di strutture e processi biologici, sviluppatasi nel corso dell'evoluzione, per difendere l'organismo da qualsiasi forma di insulto chimico, traumatico o infettivo alla sua integrità.
Qualche domanda sul gran numero di tumori e malattie rare, pediatri, media, politici se li sono posti?
Sono le malattie esantematiche quelle da sconfiggere?
Sistema immunitario (Wikipedia): una complessa rete integrata di mediatori chimici e cellulari, di strutture e processi biologici, sviluppatasi nel corso dell'evoluzione, per difendere l'organismo da qualsiasi forma di insulto chimico, traumatico o infettivo alla sua integrità.
Qualche domanda sul gran numero di tumori e malattie rare, pediatri, media, politici se li sono posti?
Sono le malattie esantematiche quelle da sconfiggere?
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